Secondo un sondaggio condotto da ATTA (Adventure Travel Trade Association) su un gruppo di tour operator operanti nel settore dei viaggi d’avventura il 48% di questi possiede o sta lavorando per ottenere una certificazione di sostenibilità: un aumento del 45% rispetto al 2021. Le certificazioni più comuni risultano essere Travelife for Tour Operators (18%) e B Corporation (12%). Al terzo posto troviamo invece la certificazione GSTC, adottata dal 4% dei tour operator.

Alla base di questi nuovi processi c’è il desiderio di preservare l’ambiente naturale e di aiutare la propria comunità così come la necessità di migliorare l’economia locale. Inoltre, una buona parte dei rispondenti dichiara di voler adottare una certificazione di sostenibilità perché richiesto dai propri clienti (35%) o dai propri partner (32%).

Infine, ATTA ha indagato le principali difficoltà riscontrate nell’adozione di certificazioni di sostenibilità. Tra le principali l’alto costo delle certificazioni (38%) e la mancanza di tempo da parte del personale aziendale per la gestione del processo (33%).

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