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NOTIZIE DAL MERCATO AUSTRIACO E SVIZZERO

Indicazioni aggiornate al 31 marzo 2025

PIL

[outlook 2025]: +0,8%

INFLAZIONE

[febbraio 2025]: 3,3%

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

[febbraio 2025]: 8,1% 

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI

[febbraio 2025]: -19,1 punti

L'economia austriaca si conferma sotto pressione e alle prese con la recessione più lunga del secondo dopoguerra (PIL 2024: -1,2%, 2023: -1,0%). Ad essere colpito risulta soprattutto il settore manifatturiero, in decisa flessione ormai da due anni. Sul fronte esportazioni (2024: -4,3%) le prospettive non appaiono rosee per via dei recenti venti protezionistici, mentre l'incertezza geopolitica generale continua a riverberarsi negativamente su investimenti (2024: -3,4%) e consumi (2024: ±0,0%), aumentando il rischio che la recessione si protragga per il terzo anno consecutivo.

PIL

[outlook 2025]: +0,9%

INFLAZIONE

[febbraio 2025]: 0,3% su base annua

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

[febbraio 2025]: 2,4% 

INDICE FIDUCIA CONSUMATORI

[febbraio 2025]: -33,6 punti 

Rispetto a quanto prospettato a dicembre, gli analisti hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell'economia per l'anno in corso. Secondo le ultime stime, il PIL dovrebbe così crescere dell'1,4%, per poi segnare un +1,6% solo nel 2026. Se il quarto trimestre del 2024 aveva visto una ripresa trainata da servizi e industria chimico-farmaceutica, altri settori restano in difficoltà, cosa che prospetta uno slancio contenuto nel trimestre 2025. Di supporto potrebbero rivelarsi ancora una volta i consumi, favoriti da un basso tasso d'inflazione (stimata in media allo 0,6% per l'anno in corso) e dall'aumento del numero di occupati. Dal 2026 ci si attende una ripresa che dovrebbe riflettersi anche su esportazioni e investimenti.

AUSTRIA

Questione di budget

fonte: msn.com

L’ attuale congiuntura economica sta incidendo sul budget di viaggio dei turisti austriaci. Il 24% si dice infatti costretto a risparmiare, mentre il 32% teme di dover proprio rinunciare alle vacanze. La sostenibilità appare secondaria, sono invece cruciali tranquillità (74%), natura (58%) e un buon rapporto qualità-prezzo (48%). Mentre i viaggi nazionali continuano a diminuire (2022: 36%, 2024: 31%), cresce l'interesse per destinazioni europee in Spagna, Italia, Grecia e Croazia (52%) e a lungo raggio (17%).

Nuova priorità ai viaggi

fonte: tip-online.at

Una recente indagine, commissionata da Dertour Austria a Ipsos e condotta su un campione di 1000 persone, conferma che viaggiare è di nuovo cruciale, soprattutto per la generazione “Z”. La maggior parte degli intervistati in vacanza ricerca riposo e relax e predilige mete quali Austria, Italia, Croazia e Germania. In media i viaggi sono fino a 3 all'anno, con soggiorni di 6 giorni in Europa e di 2 settimane in caso di spostamenti a lungo raggio. Di preferenza si alloggia in hotel (66%) e ci si informa su siti web e app oppure si seguono i consigli di amici e familiari.

SVIZZERA

Vacanze più brevi ma in alloggi di qualità

fonte: abouttravel.ch

La Svizzera si conferma la destinazione più popolare, seguita da mete classiche come Italia, Francia e Germania. Una recente analisi mostra però un cambiamento nelle scelte degli svizzeri: mentre la durata media dei soggiorni diminuisce leggermente, la spesa per i pernottamenti aumenta in modo significativo, complice il crescente interesse per le sistemazioni di qualità. Accanto alle destinazioni di vacanza tradizionali, stanno poi guadagnando in popolarità anche le regioni rurali, scelte perché garantiscono tranquillità ed esperienze autentiche, lontane dal turismo di massa.

 

Fattori che influenzano le prenotazioni

fonte: abouttravel.ch

Catastrofi naturali e instabilità geopolitica influenzerebbero il comportamento dei viaggiatori svizzeri. A confermarlo è un recente sondaggio condotto online dalla rivista Travel Inside su un campione di professionisti del settore. Dai dati emerge che, a causa di entrambi i fattori, il 49% subisce un rallentamento della propria attività, mentre il 43% assiste ad un leggero calo. Solo l'8% non segnala invece alcun effetto rilevante.

EASYJET: dopo 5 anni di assenza, a partire dalla prossima estate sarà nuovamente operativa dall'aeroporto di Vienna e attiverà per la prima volta un collegamento con Milano-Linate. I voli saranno effettuati quotidianamente con un Airbus A320 di ultima generazione.

AUSTRIAN AIRLINES: che a Vienna può contare su una flotta di 68 aeromobili, tra cui 2 modernissimi Boeing 787 Dreamliner, quest'estate volerà verso 127 destinazioni, di cui 4 nuove: Harstad, Edimburgo, Sylt e Burgas. 

AEROPORTO DI VIENNA: a febbraio il numero dei passeggeri è aumentato del 4,6% rispetto al 2024 e ha superato quota 1,5 milioni. Anche le operazioni di volo sono cresciute del 3% e il volume delle merci del 9,9%. Il nuovo orario estivo, che entrerà in vigore a fine mese, offrirà un numero considerevole di collegamenti internazionali gestiti da diversi vettori, tra cui Austrian Airlines (127 destinazioni), Ryanair (80) e Wizz Air (26).

SSB CH: sta valutando l'acquisto di 40 treni ad alta velocità che sostituiranno i modelli più datati a partire dal 2030 e verranno utilizzati con maggiore frequenza sulle tratte verso Italia, Francia e Spagna.

ÖBB AT e Austrian Airlines hanno deciso di entrare a far parte di Star Alliance. I passeggeri dei voli iscritti al programma del Gruppo LH potranno quindi viaggiare in treno verso Graz, Linz, Salisburgo e Innsbruck, utilizzando un unico biglietto. Anche a bordo dei treni vigeranno le norme IATA e si potrà beneficiare di collegamenti garantiti, come ha precisato il CEO Andreas Matthä.

Fonte: Global Communication Experts